Speleo Club Ribaldone - Genova

Gruppo speleologico fondato nel 1970

Le grotte sifonanti di Montemarcello

Dal 2011 il nostro gruppo sta svolgendo attività di ricerca nell'area di Montemarcello (SP), una piccola area tra Spezia e Sarzana costituita dal Caprione, un'altipiano calcareo che si innalza tra il mare e il fiume Magra. 
L'area è stata a lungo trascurata dai gruppi speleologici sia a causa delle innumerevoli proprietà private sia per le vicine alpi Apuane che attirano a se quasi tutte le attività speleologiche avendo potenziali ben più alti. L'area carsica di Montemarcello rimane comunque interessante e potrebbe contenere cavità abbastanza estese seppure con modesti dislivelli. Il Caprione nasconde probabilmente almeno 4 sistemi di grotte indipendenti tra loro.
Nonostante innumerevoli tentativi di riuscire ad entrare in uno di essi siamo stati fino ad ora bloccati da frane, proprietà private e sifoni. In questo articolo descrivero proprio questi ultimi.


Grotta della Fada

presenta 3 sifoni. Tra il 2011 e il 2012 sono stati svuotati a spese della paziente signora Gabriella che vive nella casa sottostante portando alla luce due rami distinti da cui arriva acqua.  Uno termina in un sifone abbastanza fangoso, l'altro finisce in una frana in corrispondenza di una faglia. Attualmente la grotta è lunga poco più di 200 metri.

Grotta Seconda della Fada.

si apre a quota 160 m. slm di fronte alla grotta della Fada ma segue una direzione opposta. È forse una delle più interessanti dato la portata dell'acqua e al fatto che questa si opacizza immediatamente all'arrivo delle piogge. La zona di assorbimento più vicina si trova a circa 800m di distanza. Sono stati svuotati tramite pompe 2 sifoni per portare alla luce appena 40 metri di grotta. Abbiamo rinunciato per un guasto al generatore poco prima di riuscire a svuotare il terzo. I sifoni sono corti qualche metro ma abbastanza scomodi e con molta argilla.

Grotta della Redarca

si apre a 250 m. s.l.m. nell'estate 2015 in 12 ore è stato svuotato il primo sifone per una lunghezza di circa 40 metri.
Oltre sono state trovate gallerie orizzontali piuttosto ampie fino ad arrivare dopo un centinaio di metri ad un ulteriore sifone, forse bypassabile. Il poco tempo a nostra disposizione non ci ha permesso di scoprirlo. La presenza di insetti, radici e lumache in corrispondenza di alcune risalite ci fa pensare che possa avere degli ingressi comunicanti con l'esterno, per riuscire ad identificarli occorrerebbe però organizzarsi con un ARVA . Il sifone è lungo ma abbastanza largo e pulito. Un nuovo svuotamento del sifone è sconsigliato poichè la vicina osteria Redarca ne utilizza l'acqua come sistema di refrigeramento.

Grotte di Maralunga e Maramozza

si tratta di grotte che si aprono al livello del mare ma di origine carsica. Per visitarle occorre attrezzatura da sub ma non si ha notizia di esplorazioni fatte a fine speleologico. Sono state inserite sul catasto solo nel 2014 dallo Speleo Club Ribaldone che ne ha però solo visionato la primissima parte con delle rocambolesche gite in canoa. Andrebbero esplorate e rilevate, chissà che oltre non riservino qualche sorpresa.

 

 

 

 




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